Di un Leopardi e di un purè di patate
Articolo e foto di Martino Ciano
Mi hanno spiegato che il romanzo è il tentativo di dare una forma al proprio tempo. Mi sono lasciato dominare da questa idea e forse ancora è con me, tant’è che non immagino qualcosa che sia fuori dal mio tempo, anche se proviene dal passato o da un futuro ipotizzato acciuffando pensieri saltellanti. Teorie di bella scrittura non so sciorinarne, mi sembra anche ingiusto pensare che etica ed estetica possano c’entrarci con l’arte, sebbene siano categorie con le quali si sono costruite correnti, balletti filosofici, disquisizioni per manuali universitari.
Nel gesto della mano che muove la penna è contenuto il senso dell’atto distruttore-creativo, persino quello inconcludente, che potrebbe restare chiuso in un cassetto per sempre. La critica ad oltranza e la manifestazione dell’essenza sono qui disposte, attraverso parole neutre che hanno voglia di neutralizzare, di rendere il mondo un’estasi imperitura. Ora tutti vogliono immortalare la sensazione, la sua versione eccentrica, esaltata. L’estremismo è infantilismo e l’infantilismo è una regressione alla violenza e alla prevaricazione.
Mi solletica l’idea che il mondo stia finendo. Potrei fare facile ironia su ciò che impedisce la Seconda e definitiva venuta di Gesù, anche se alcuni dicono che i tempi sono maturi, grazie alle minacce “nucleari” di Putin. Insomma, è una questione di Katechon. Intanto, una signora mi racconta di aver letto sulle pagine di un sito d’informazione che i migranti trasportano con loro, sui barconi fatiscenti, anche delle iene. Le portano da noi per distruggere l’ecosistema e l’etnia italiana.
Anche questo è un romanzo, magari di formazione, di quelli scritti giusto per mettersi alla prova. Le ispirazioni provengono dappertutto, in particolar modo dalla bocca di chi annuncia fallimenti; quasi mai si avverano, servono giusto per lamentarsi. Così è sempre stato, non c’è da meravigliarsi. Intanto, qualcuno ha messo a bollire delle patate, disquisirà con sé stesso su una poesia di Leopardi mentre preparerà il purè.