Hannah Courtoy: storia di una tomba o di una macchina del tempo?

Hannah Courtoy: storia di una tomba o di una macchina del tempo?

“Hannah Courtoy: storia di una tomba o di una macchina del tempo?” è un articolo di Letizia Falzone. In copertina una foto presa dal web

La vita di Hannah Courtoy, il cui vero cognome era Peters, è abbastanza oscura. Poco si sa delle sue origini. Visse a Londra in epoca vittoriana. Ebbe tre figlie, senza essere sposata, ed ereditò una favolosa e contestata ricchezza nel 1815, da un commerciante che si chiamava John Courtoy.

Il vero mistero però non riguarda la sua vita né tantomeno la sua morte. Il vero enigma è la sua tomba, davvero molto curiosa. Un edificio, in stile egizio che si trova al Brompton Cemetery di Londra, a pianta rettangolare, senza finestre ma con una pesante porta di bronzo ornata da geroglifici. All’interno del mausoleo riposano Hannah e due delle tre figlie, Mary ed Elizabeth.

La chiave è stata smarrita da diverso tempo, alcuni parlano di mezzo secolo, altri di un secolo. Ciò significa che nessuno può entrare, ed è questo che ha alimentato le voci secondo cui la tomba potrebbe essere più di quanto sembra.

Tale mausoleo è collegato alle figura di Joseph Bonomi, uno dei più rispettati architetti ed egittologi di Londra. Proprio Bonomi, ossessionato dall’idea di poter viaggiare nel tempo, scoprì all’interno di una tomba egiziana, un sistema complesso di geroglifici che altro non era che una formula magica per aprire un portale inter-dimensionale che avrebbe permesso viaggi spazio-temporali. Bonomi condivise le sue scoperte con un inventore, Samuel Warner, e insieme costruirono un piano di sistema di teletrasporto che aveva una “cabina” in un cimitero.

Un piano intelligente perché il cimitero è il posto ideale per costruire strutture insolite ed eccentriche che potrebbero essere spiegate come desideri dei defunti. Un cimitero è un luogo perfetto se vuoi nascondere un segreto.

Gran parte di questo progetto ambizioso è stato finanziato dalla stessa Hannah Courtoy, che ha dato ai due uomini i suoi soldi per costruire sette antichi sistemi di teletrasporto nei cimiteri-chiave in tutta Londra. In cambio, i due ricercatori promisero di costruire una specie di tomba per Hannah e le sue figlie, una tomba che avrebbe permesso loro di ingannare la morte trasportandoli in un’altra posizione nel tempo.

Un’altra versione della storia è che la tomba sarebbe una camera di teletrasporto e non una macchina del tempo, che faceva parte di una rete di camere erette nei sette cimiteri costruiti ad anello intorno a Londra nel XIX secolo. Un ottavo mausoleo, che assomiglia a quello di Courtoy, si trova a Parigi, nel cimitero di Montmartre. Se la fantasiosa teoria fosse vera, questa rete di camere potrebbe essere usata per sfrecciare da una parte all’altra di Londra, e volendo, arrivare fino a Parigi. I sostenitori di questa tesi sostengono che è significativo il fatto che quella di Hannah Courtoy è l’unica tomba del cimitero di Brompton, di cui non esistono i progetti e nemmeno la chiave.

Molti sostengono che la tomba sia vuota e che le tre donne non vi siano sepolte, ma che in realtà è solo un passaggio per viaggiare altrove nel tempo.

Il mistero sarà risolto solo quando la pesante porta di bronzo sarà aperta per svelare i segreti della tomba della misteriosa Hannah.

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