Il tempo della luce. Massimo Della Valle e “la poesia della fisica”

Il tempo della luce. Massimo Della Valle e “la poesia della fisica”

Recensione di Martino Ciano. In copertina: “Il tempo della luce” di Massimo Della Valle, Morellini, 2022

Guardare il cielo in profondità e andare indietro nel tempo. Immergersi tra quegli “anni luce” e correre a ritroso lungo quell’itinerario non del tutto esplorabile, per bussare alla porta da cui ogni cosa è uscita per la prima volta. L’Universo ha quattordici miliardi di anni e noi conosciamo poco delle sue infinite stanze. A dirci qualcosa di più, in maniera chiara e sintetica, è l’astronomo Massimo Della Valle, in questo breve saggio in cui l’argomento viene trattato non solo dal punto di vista scientifico, ma anche strizzando l’occhio alla poesia e al sublime. 

Gli studi sulla luce sono iniziati fin da quando l’uomo ha imparato a ragionare e a porsi delle domande. Questo perché senza capire da dove deriva la luce non potremmo osservare i corpi celesti. Ma proprio la luce è un elemento misterioso della realtà, capace di darci informazioni sulla materia, sulla materia oscura e sull’energia oscura. Sembra quasi un paradosso che il buio, l’assenza di luce, proprio attraverso la presenza della luminosità ci faccia comprendere che, in fin dei conti, le tenebre svelino più del visibile questo immenso spazio nel quale abitiamo e di cui noi siamo una infinitesima parte.

Eccoci quindi a cavallo tra meraviglia e angoscia. Eccoci dunque in quello stato estatico in cui il poeta si è trovato ogni qualvolta un raptus creativo, scaturito da un’intuizione, gli ha svelato un mistero. Ma in fin dei conti, la scienza non è prima di tutto una forma intuitiva di apprendimento? Dice bene Della Valle all’inizio del libro, sapere qualcosa di più dei meccanismi che governano l’Universo, non toglie assolutamente qualcosa all’arte, anzi rende il tutto ancora più affascinante. Più si progredisce in conoscenza, più nell’essere umano accresce la consapevolezza di appartenere al cosmo, di non essere una creatura avulsa dal tutto, ma di essere sostanza dell’Universo.

Tutti i grandi pensatori si sono imbattuti nella luce; hanno cercato di comprendere da dove provenisse, quale fosse la sua fonte, quale fosse la sua velocità, se fosse un’illusione o una sostanza. Della Valle ci prende per mano e ci porta in questo affascinante viaggio, che non ci farà scoprire solo qualcosa in più sulla natura, ma prima di tutto su noi stessi, giacché anche in noi c’è parte di quella scintilla generatasi quattordici miliardi di anni fa.

 

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