Il mio incontro con Andrea Purgatori

Il mio incontro con Andrea Purgatori

Articolo di Angelo Maddalena. In copertina: Lewis Grant, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Ho avuto la fortuna di incontrare Andrea Purgatori al corso di giornalismo che frequentai a Roma nell’anno 1996/97. La sua lezione di giornalismo d’inchiesta si fondava sulla sua tenacia e il suo coraggio per aver cominciato a indagare sulla strage di Ustica, quando il DC9 ITAVIA, partito da Bologna il 27 giugno del 1980, non arrivò mai a Palermo, perché fu colpito da un missile “invisibile” (Libia, Usa e Francia si palleggiarono le responsabilità, la versione ufficiale ovviamente parla di “incidente”) e precipitò nel mare di Ustica, portandosi i corpi e le storie, il respiro e i sogni di 81 persone.

Andrea ci spiegò che per riuscire a far pubblicare dei piccoli trafiletti sui quotidiani per i quali lavorava, faceva degli sforzi enormi, scontrandosi con capi redazione e altri poteri politici più o meno occulti che non volevano far venire a galla le cause vere dell’aereo precipitato. Ci fece vedere Il muro di gomma di Marco Risi, il film in cui Purgatori comprare come protagonista impersonato dall’attore Corso Salani. In un’intervista che mi hanno fatto, ho citato l’esempio di Andrea Purgatori e la forza che ha dato a tanti di noi ricercatori di verità attraverso la parola scritta.

Oggi uno suo degno erede è Nello Scavo, inviato speciale di Avvenire, che ho avuto modo di incontrare a Perugia al Festival del giornalismo, qualche mese fa. Ho deciso di non rinviare più la possibilità di incontrare e rincontrare testimoni di verità come loro. Qualche mese fa ho tentato di ricontattare Andrea Purgatori per inviargli almeno una copia dei miei libri di inchiesta, per dirgli la mia gratitudine. Purtroppo, un errore dei medici che lo curavano o una mano che non riusciamo sempre a comprendere e ad accettare, lo ha portato nel Tempo del Sogno.

Oltre a lui volevo ricordare altri esempi importanti di lucidità e coraggio intellettuale, tenerezza e amore per il loro lavoro di ricerca e racconto della realtà e della verità: Ivan Cicconi, Gianmaria Testa, Luca Rastello, ai quali ho dedicato alcune pagine del mio libro Eremo, dintorni e ritorni nel lago, nel capitolo “Ritratti di persone importanti che ho incontrato”.

Sono riuscito a far arrivare alle mogli di Testa e di Rastello una copia del libro, manca la moglie di Ivan Cicconi, perché non sono ancora riuscito a trovare il suo indirizzo. Spero che queste mie righe arrivino alla famiglia di Andrea, accompagnate da un canto che dedico ad Andrea: Ultimo volo (canto per Ustica) di Pippo Pollina.

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