Hard sul bus
Poesia di Ippolita Luzzo
Il viaggio era lungo
Il mio uomo lettore era lì
io, esitante ma non troppo,
mi sedetti accanto a lui
col foglio in mano.
– Posso leggerti quello che ho scritto ora?- esordii…
Lui ascoltò, rapito.
io mi addormentai…
feci finta…
ed il movimento, impercettibile
avvicinò la mia… alla sua.
Si appiccicarono e non si staccarono.
Io dilatai e dilatai
i miei…
la pelle si riscaldò,
il caldo si propagò
ed io sentii sentii
Durò un anno, un mese, un giorno,
minuti soltanto,
forse una mezzoretta.
Non potevo dormire per sempre
mi svegliai e
-Scusami- alitai- sai, mi ero addormentata-
Lui, sessantenne, ancora bello,
illuminandosi
– Scusa di che?
Io, io ho avuto venti anni, proprio ora…
grazie a te- disse
Ritornai al mio posto
La moglie, giustamente, lo raggiunse.
E ritornammo a riveder la terra!