Favola al contrario
Poesia di Adriana Sabato
Il cielo sta piangendo
ed io insieme
piango lacrime di puro egoismo…
Non sono brava e non sono buona
sono cattiva
e adesso?
Sono brutta come quel rospo
che poi, forse, si tramuta.
Il rospo di una favola inesistente, un principe che non c’è.
Non sono brava e non sono buona, non voglio,
egoista e cattiva come mai.
Prenderei a calci il muro
fino a sanguinare e gridare di dolore e di spavento.
Affonderei lunghe le unghie, se le avessi,
in carni ancora giovani…
le mangerei come i mostri divorano
le prede.
Le ingoierei fino a strozzarmi
e ad affogare i miei istinti primordiali.
Non sono buona e non sono brava,
non voglio esserlo.
Il mio cuore è strappato
dato in pasto a nemici
inesistenti…
Nemici hanno dilaniato il mio essere
fino a farmi diventare deforme;
un mostro al quale però io voglio bene
mi aiuta a rendere più facile
la vita senza il mio cuore,
la vita senza un cuore che batte
perché è stato divorato da me stessa
dalla mia brama di possesso.
Ho spolpato da sola il mio cuore
sì, perché io non sono brava e non sono buona…