Fata Morgana

Poesia di Adriana Sabato

Passeggio sulle nuvole
e sto bene.

Calpesto prati di incertezza e
osservo punti cardinali che guidano il cammino.

Le deviazioni sono tante
Lo smarrimento cresce…

Fata morgana, tu sei là che attendi la prossima vittima
Ma non ci casco, non voglio
Discese e cadute, troppe, tante,
se sarà necessario, onde di falsità e di falsi profili
potranno gareggiare a chi la spara più potente sulla pelle del più giovane.

Sai, Fata Morgana
la parola parlata
è potente, come canna di fuoco spara e colpisce.

Anche se non vuole
Colpisce Il ferito che tace, deve tacere
e tacendo cade per terra

Ma chi vince in questo gioco
Chi domina, chi irrompe?

Questo gioco è troppo duro e l’anima si arrende.
La realtà diventa virtuale e non si accettano scuse.
Il gioco è troppo rude e troppo vile,
mors tua, vita mea
e non c’è nulla da fare.

In questi giochi chi vince?
Madre Terra tu perdi di sicuro:
e con te anche noi che non siamo all’altezza.

Homo Sapiens, ormai non lo sei più, sei grezzo,
non hai considerazione, manchi di cultura, manchi di conoscenze,
il tuo livello è basso.

Guardati, sei basso, più basso di chiunque,
non sei motivato se non dal tuo profitto e dunque schiavo.

Chi vince in questi giochi?
Dimmelo tu, Fata mia;
io sono ormai una tua preda e non so più nulla.

Post correlati