Fabio Pietrosanti, Hodex, Amazon
Recensione a cura di Martino Ciano
Come un romanzo di Eric Ambler, in cui gli avvenimenti storici sorreggono la trama.
Hodex di Fabio Pietrosanti si fa spazio tra il noir d’autore, strizzando l’occhio a strutture narrative classiche che sanno inchiodare il lettore alle pagine. L’autore romano sceglie la semplicità, che paga sempre e che non delude mai le aspettative, rielaborando con accuratezza gli avvenimenti del secondo dopoguerra.
In un’Italia in cerca di tranquillità e di stabilità, Michael ed Elena sono testimoni di un passaggio di epoca. La fine della guerra porta con sé la voglia di pace e di serenità. È il momento in cui si riscopre l’amore e l’affettività. Ciò che appare scontato non lo è più. Michael ed Elena sono pronti a coronare il loro sogno d’amore, ma proprio nel giorno del loro matrimonio il destino li separa. Dietro c’è tutto un intrigo internazionale che pone Michael davanti a una scelta… una scelta che ha il sapore della resa dei conti con il passato.
Hodex è un intreccio in cui “i fatti storici” vengono disposti sotto una nuova luce. Quando un autore gioca con la storia, sta attuando un’indagine e sta provando a darle una nuova interpretazione. Perutz e Ambler lo hanno dimostrato ampiamente, con tanta maestria e con tanta semplicità. Pietrosanti fa la stessa cosa: gioca con la storia per dar vita a nuove letture che non hanno nessun intento revisionista, anzi, al contrario, hanno l’obiettivo di invogliare alla ricerca.
Ma Hodex è anche un romanzo che pone al centro l’amore tra due persone, che, in un mondo ancora turbato e ferito dalla guerra, cercano la stabilità. Una stabilità che va conquistata, che va difesa, che è sempre croce e delizia. Ed è proprio per questi motivi che il legame tra i due protagonisti è soprattutto spirituale. Infatti, nel momento in cui viene interrotto, l’amore irrompe come forza che oltrepassa le difficoltà.
Un romanzo ricco di spunti di riflessioni, ma anche una piacevole lettura che non diventa mai banale.