Essere e poi, forse, morire… una divagazione

Articolo a cura di Martino Ciano – già pubblicato su Zona di Disagio

Vogliamo Esistere, ma mai ci chiediamo quanto costerà mostrarci nudi, senza difese, con tutti i punti deboli ben esposti. Eppure, anche quando le ferite sanguinano, non ammettiamo di essere stati colpiti, bersagliati, tramortiti.

Vogliamo Esistere, anche quando tutto è contro di noi, quando non c’è possibilità di fuggire dal giudizio e dalla disgrazia di appartenere a una comunità che non ammette gli imperfetti, anche se questa si cosparge quotidianamente il capo di cenere per le vittime dell’indifferenza, della cecità, della sordità, del nulla che genera il nulla. In fondo, anche noi apparteniamo alla comunità e ne alimentiamo i pregiudizi; siamo dunque vittime e carnefici.

Vogliamo Esistere, ma non riusciamo a sopportare quella necessità di soffrire anche nel momento in cui gioiamo. Non ci piace ammettere che diveniamo, che torniamo nel silenzio mestamente. Vogliamo sempre cantare, come le cicale. Vogliamo sempre disturbare, come gli ubriachi. Vogliamo sempre gridare e incitare le folle a seguirci.

Vogliamo Esistere, ma scopriamo di non-essere, semplicemente appaiamo e ci appaghiamo a vicenda… per un attimo, finché la morte non ci separa da ciò che ci rende atrocemente veri, ossia, la vita. Le leggi proteggono i nostri crimini, il fato a volte è clemente con noi; eppure, nel corso del cammino dobbiamo saldare tutti i debiti. La morte si sconta vivendo. Si salva solo chi ha deciso di non esistere, perché ilvivere costringe all’anonimato, all’essenziale; mentre l’esistere getta nella mischia, impone di imbracciare le armi e di difendere il nostro nome.

Non so cosa sia Essere, ma so che ogni giorno mi costringo a Esistere. E questo vuoto incolmabile, questo difetto di conoscenza che mi tiene lontano dalla mia intimità, è proprio la felicità ebete, illusoria, tragicomica, che mi ha dato solo un nome da difendere… una carta di identità, un codice fiscale, una tessera sanitaria e armi con le quali tutti i giorni tento di salvarmi la pelle… mai però riesco a Essere.

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