Visioni provinciali. Elogio del “tutto sommato”

Visioni provinciali. Elogio del “tutto sommato”

Articolo e foto di Martino Ciano

Dopotutto il giorno finisce e con esso anche le lamentele. Un uomo al bar, mentre prende il caffè in orario di aperitivo, si illumina di immenso dicendo che “tutto sommato è andata bene anche oggi”. Si assopisce così quel senso di nausea che la mattina pervade la bocca dello stomaco. “Forse domani sarà un giorno migliore. Non ci resta che attendere”.

Nessuno sa se a un altro sia andata bene la giornata. D’altronde, non ci si crede alla favola del giorno perfetto, senza intoppi, ma sono noiosi anche i resoconti, tanto al mattino seguente ci sarà qualcosa per cui lamentarsi. “Tutto sommato è andata bene”, lo dice di nuovo l’uomo che ha appena bevuto il caffè, che ha appena posato la tazzina con mano tremante, che ha gli occhi acquosi, che è appena uscito dal bar per accendersi una sigaretta. E fuma, e si guarda intorno come se simultaneamente tutto fosse suo e nulla gli appartenesse.

Tira su con il naso. Fa anche un simpatico rumore con la gola, fa un paio di passi, prima si allontana dall’ingresso, poi torna indietro, si ferma davanti alla porta e butta fuori una boccata di fumo. Si dice che vivere sia semplice, tutto sommato le cose avvengano per grazia e per necessità. Che sia andata bene o sia andata male è un caso. Se la volontà suprema ancora ci mantiene in vita, tenendo a bada la sua furia, allora anche questo è un caso. E se ogni giorno è un “tutto sommato”, arriva il momento in cui si tirano delle somme prendendo in considerazione periodi più lunghi. Ciò avviene senza aver fatto una analisi, seguendo solo l’ispirazione del momento. Il risultato? Se ne esce a pezzi, d’altronde la matematica non conosce la pietà.

Si prende il buono, si lascia il marcio per strada, possibilmente fuori dalla porta di casa. Di apparenza e circostanza è fatto il buonismo che si applica in particolar modo su sé stessi. Ne sanno qualcosa i Signori della Guerra di ogni tempo che ogni sera si sono addormentati o si addormentano contando serenamente i morti. Intanto, fuori dal bar l’uomo continua a fumare, a non dire una parola, a sorridere al cielo, a guardare le auto che passano lungo la strada.

“Tutto sommato è andata bene anche oggi”, il resto è una fantasiosa ricostruzione di fatti realmente accaduti, così come sono accaduti un tempo e così come accadranno ancora… e i conti li lasciamo ai sensi di colpa, loro sono più bravi di noi.

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