Di una bellezza che si ricerca
Poesie e foto di Alberto Manzi
La bellezza è morente,
l’incuria la accompagna al termine.
Incombe la modernità di cose finte senz’anima,
lì dove si riflette il vuoto interiore di zombi ricoperti di vita,
senza linfa ma di comoda sopravvivenza.
l’incuria la accompagna al termine.
Incombe la modernità di cose finte senz’anima,
lì dove si riflette il vuoto interiore di zombi ricoperti di vita,
senza linfa ma di comoda sopravvivenza.
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Siamo schiavi di noi stessi
ricurvi nel nostro ego.
Siamo fieri di apparire e ci dimentichiamo di essere.
Ci mascheriamo ogni giorno per nascondere la bruttezza dell’infelicità,
mentre tutto intorno la vita muore soffocata dall’ipocrisia.
ricurvi nel nostro ego.
Siamo fieri di apparire e ci dimentichiamo di essere.
Ci mascheriamo ogni giorno per nascondere la bruttezza dell’infelicità,
mentre tutto intorno la vita muore soffocata dall’ipocrisia.
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Aspetto sotto l’ombra dell’albero il silenzio delle cicale.
Nemmeno lo scivolare dell’acqua sulle rocce interrompe
il loro ritmo immutabile e costante.
Solo le formiche, sembra traggano beneficio
come gli schiavi al battere del tamburo.
Il sole gira portandosi per mano l’ombra dell’albero
che con la sua folta chioma da riparo a mille creature.
Anche il picchio segue il ritmo delle cicale.
Lontano da ogni orrido “rumore umano” ti viene da pensare perché…
abbiamo creato tanto frastuono.
Nemmeno lo scivolare dell’acqua sulle rocce interrompe
il loro ritmo immutabile e costante.
Solo le formiche, sembra traggano beneficio
come gli schiavi al battere del tamburo.
Il sole gira portandosi per mano l’ombra dell’albero
che con la sua folta chioma da riparo a mille creature.
Anche il picchio segue il ritmo delle cicale.
Lontano da ogni orrido “rumore umano” ti viene da pensare perché…
abbiamo creato tanto frastuono.