Cuori di nebbia. Licia Giaquinto e ciò che ci “perseguita”

Cuori di nebbia. Licia Giaquinto e ciò che ci “perseguita”

Recensione di Martino Ciano già pubblicata per Gli amanti dei libri

Noi siamo i nostri traumi e le nostre nevrosi. Ci diamo delle colpe, ci assolviamo, creiamo alibi e seguiamo i nostri ragionamenti; in poche parole, sopravviviamo e cerchiamo l’origine dei nostri tormenti, perché ci sentiamo colpevoli.

Cuori di nebbia ci dice tutto questo. Licia Giaquinto costruisce un romanzo a incastro in cui tutti i personaggi si incontrano nello stesso luogo, la Pianura Padana con le sue contraddizioni. Filippo, Mirella, Nicola, Mirco, Francesca, Patrizia e Natascia sono persone perseguitati dai propri demoni. Demoni che provengono dal passato, che sbocciano negli anni dell’infanzia, tra le mura domestiche.
La famiglia, questo è un altro elemento importante che traspare in queste pagine. L’autrice desacralizza questa istituzione e la pone sotto una lente scomoda, la quale mostra quella insanabile frattura tra vita in comunione ed egoismo dei suoi componenti. È la famiglia che edifica comportamenti e modi d’agire, nel bene e nel male. La ricerca disperata dell’amore, delle attenzioni e del riscatto ha inizio dai traumi infantili di questi personaggi, i quali si difendono dagli altri con atteggiamenti che hanno imparato ad utilizzare da bambini.
Chi vuole rinunciare a sé stesso? È questa la domanda che ci faremo durante la lettura del romanzo. Più le pagine si avvicinano all’epilogo della storia, più scopriremo che la risposta è già scritta fin dall’inizio. Ripetere un errore, replicare un comportamento, essere dominati dalle proprie ossessioni è un po’ ammettere che non si vuole fare i conti con la società. La perseveranza è la conferma di non voler abbandonare la propria comfort zone e, soprattutto, che spesso i nostri genitori sono i nostri persecutori.
Ma c’è un altro aspetto importante posto al centro di questo romanzo, la ricerca di un amore che è protezione, ricerca del nido materno; senza girarci troppo intorno, è questa la rappresentazione della volontà di costruire quell’angolo avulso dal mondo nel quale si può essere sé stessi, con tutti i propri difetti. Ed è questo nell’immaginario collettivo l’ideale della famiglia. Un modello che per i personaggi non è mai esistito ma che, come un archetipo dell’inconscio, è presente nel loro animo.
Licia Giaquinto scrive un romanzo dalle tinte forti e di spessore, in cui la ricerca dell’amore è lotta per la sopravvivenza.

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