Macchie in mare: cronaca noiosa del Tirreno cosentino

“Macchie in mare: cronaca noiosa del Tirreno cosentino” è un articolo di Martino Ciano. In copertina una foto dell’autore
Certe come la morte sono le polemiche sulle condizioni del mare, infatti anche quest’anno le lamentele non mancano. Anzi, senza di loro che estate sarebbe? Invasi da segnalazioni, foto e commenti diamo inizio alla “bella stagione”, con i sindaci che sottolineano l’ottimo funzionamento dei propri depuratori e le persone che invece lanciano i loro anatemi sui social.
Ad arricchire la polemica, l’attacco del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha tirato le orecchie ai primi cittadini. Secondo il Governatore, i sindaci non controllano i depuratori, non utilizzano i fondi che da Catanzaro vengono elargiti con amore e oculatezza e puntano il dito contro la Regione che invece tanto sta facendo. Insomma, lo scontro tra istituzioni rende tutto più succulento, tant’è che Occhiuto ha anche emanato un’ordinanza che obbliga i sindaci a controllare, altrimenti rischiano la galera.
Ma torniamo alla cronistoria delle nostre macchie in mare.
Il primo fine settimana di luglio ha aperto le danze, ritardando la consueta bagarre che da sempre investe le nostre latitudini. Lo scorso anno, infatti, fu il ponte della festa della Repubblica che diede avvio alle polemiche; ma non va dimenticato che l’estate 2022 è stata eccezionale per caldo e presenze, quest’anno invece giugno è stato un flop, a causa di condizioni meteo tutt’altro che favorevoli.
Tornando a questi ultimi giorni, il copione si ripete. Capitaneria di Porto e Arpacal hanno effettuato i loro prelievi e daranno avvio alle indagini. Ospiti sgraditi: le solite chiazze che ondeggiano nel mezzo del blu cobalto del Tirreno cosentino. Da Paola a Tortora è un “bel vedere”; qualcuno ci specula e la spara grossa tanto per colpire le amministrazioni, altri provano a difendere l’indifendibile dimostrando che “nel migliore dei mondi possibili” anche la matematica diventa un’opinione.
“Mare profumo di mare” cantava Little Tony, anche se detta così può sembrare un sfottò. Ma chi ha il coraggio di non dare ragione al turista che ogni anno trova sempre il solito problema? Eppure il balletto si ripete e non fa neanche più notizia, perché non c’è mai stata un’estate senza “chiazze”.
Anche nel secondo fine settimana di luglio non sono mancate le lamentele. La macchia organica arriva, saluta, fa fuggire tutti e poi si dilegua, sicuramente offesa per aver ricevuto tutta questa cattiveria gratuita.
Intanto proseguono i controlli, domani leggeremo qualche giustificazione, forse Pelikan ricomincerà a solcare i mari come lo scorso anno, forse qualcosa cambierà il prossimo anno. Per tutto il resto, basta leggere gli articoli degli anni precedenti.
Per senso di umanità, è giusto anche prendere le difese dei batteri Escherichia Coli, i quali rivendicano da anni il loro diritto ad esistere; d’altronde, c’erano prima di noi. Che sia il momento di un piano di inclusione? Intanto, il mare è annoiato e attende la fine di un’altra estate… simile alle precedenti.