Capitano, è ancora Natale

Poesia di Adriana Sabato

Capitano o mio Capitano
Amo ancora la tombola a Natale
Da giocare con amici e parenti
Il sette e mezzo e poi il Mercante in fiera

Perché no, pure la briscola.
Perché mi vuoi distogliere?

Amo il muschio per fare il presepe:
lo vado a raccogliere in Sila.
Nella grande Sila Piccola.
O nella grande Sila Greca. Oppure semplicemente qua vicino.
Nelle colline dell’entroterra calabrese, conosci?
Non puoi impedirmi di farlo.

Capitano,
lasciami andare.
Voglio ancora lottare.
Voglio ancora soffrire.
Sono solo una piccola donna.
Ma voglio ancora morire, se occorre,
per essere libera di conquistare i miei diritti negati.

Capitano, o mio Capitano.
E lasciami andare una volta per tutte!
Voglio fare il presepe.
Coi pastori, quelli belli, quelli antichi.
Che sono in una vecchia scatola in soffitta.

Ad aspettare di rivivere ancora…

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