Autunni decadenti

Poesia di Sebastiano Impalà

Sui tuoi passi incerti
hai costruito un mondo
fatto di spasmi e di conchiglie perse.

Ti sei inoltrato su montagne brulle,
mangiando pane di farine grezze
bagnato d’olio di uliveti arcani.

Adesso sogni di orizzonti estesi,
di quando l’uomo si nutriva d’aria,
cercava amore sopra prati verdi,
mirando lune in notti fredde e intense.

Ora ti fermi e vivi di ricordi
pensando ai tempi dell’innocenza,
dell’abbandono e della timidezza,
di quando ancora tenevi fra le mani
le foglie secche degli autunni ambrati.

Senza speranza e senza più ragioni
Ti ergi a Dio anche se sei uomo
ma la natura che hai deturpato
ti lascia solo, triste e abbandonato!

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