Ascolta i fiori dimenticati

Ascolta i fiori dimenticati

Articolo di Letizia Falzone. In copertina la locandina presa dal web

«Ogni giorno è un’occasione per ricominciare»

Ogni fiore ha un significato. Alcuni sono più conosciuti, come le rose rosse per rappresentare l’amore e la passione; altri sono nascosti, come se fossero parole di una lingua segreta, nota solo a pochi eletti.

I fiori che adornano il giardino di June Hart sono un porto sicuro, ma anche custodi di segreti capaci di cambiare per sempre delle intere esistenze.

Ecco una serie tutta al femminile che trasporta in una storia emotivamente coinvolgente, immersa in un suggestivo ed evocativo paesaggio australiano. Stiamo parlando di “Ascolta i Fiori Dimenticati” ed è l’adattamento di un romanzo scritto da Holly Ringland, intitolato in originale “The Lost Flowers of Alice Hart”.

Alice Hart è una bambina di nove anni che vive con i suoi genitori in una fattoria isolata in campagna. È curiosa, adora leggere e condivide con sua mamma, Agnes, la passione per le antiche leggende. L’illusione d’una serena vita familiare nasconde però una brutale verità: l’esistenza di Alice Hart è fatta di limitazioni, di lividi e di paura.

Quando un misterioso incendio le uccide entrambi i genitori, la piccola riceve prima le cure e le attenzioni di una bibliotecaria della città vicina, poi si trasferisce a Thornfield con June, la nonna paterna proprietaria della Thornfield flower farm: fattoria e luogo di rifugio per donne sole e in difficoltà.

June chiama le sue dipendenti “fiori” e le cura per salvarle dal loro passato violento. Lei mostra ad Alice un dizionario sul linguaggio segreto dei fiori che appartiene alla famiglia, iniziato dalla sua bis bis nonna. Con entusiasmo la donna insegna ad Alice ad ascoltare i fiori e a impararne i significati nascosti.

Quei fiori, col tempo, diventano le parole, delicate come petali ma forti come radici, con cui dà voce ai sentimenti che nessun altro linguaggio saprebbe comunicare con altrettanta intensità.

Il giglio per l’amore che accoglie e protegge. Le campanule gialle per lo stupore che accompagna le novità. L’orchidea nera per i desideri che bruciano in fondo al cuore. Perché solo qui, nel giardino della nonna, Alice si sente davvero al riparo dai ricordi dolorosi del passato, cullata dalla voce dei fiori, con i quali intreccia meravigliose ghirlande che diventano doni per parlare all’anima e per curare le ferite. Ma quelle che macchiano il cuore di Alice sono ancora lì, nonostante tutto: chiedono a gran voce di essere ricucite, ma finora nessun fiore è stato in grado di lenirle.

A Thornfield, Alice trascorre la sua infanzia e l’adolescenza, ma il passato con i suoi fantasmi e suoi non detti conserva ancora la promessa di un’inesauribile persecuzione. Tra corrosivi silenzi e verità negate, Alice divenuta adulta; dovrà imparare a fare i conti con i mille volti di una “sorridente” violenza che sembra perseguitare la sua famiglia.

La storia di Alice attraversa varie annate e il suo romanzo di formazione diventa quello di chi è venuto prima di lei, mostrando come la violenza spesso sia ciclica e come bisogna trovare un modo per fermare i corsi e ricorsi storici.

Il vero perno di ogni puntata prende vita dalla forza e l’unione femminile: le sofferenze e le esperienze di ogni donna presente infatti, seppur diverse, le lega indissolubilmente tra loro rendendole sorelle, amanti, amiche, figlie, madri, consapevoli del loro dolore ma anche determinate a farsi forza e a trovare il coraggio di opporsi alla violenza.

Ascolta i fiori dimenticati è una serie struggente, capace di toccare degli argomenti molto difficili in maniera disarmante. E come suggerisce il titolo, i fiori sono un linguaggio non verbale, un modo tacito per esprimere un’emozione o uno stato d’animo. Le donne di Thornfield infatti lavorano la terra e si occupano di alberi e fiori. Questi infatti sono utilizzati come mezzo di comunicazione, e prendono spesso il posto della voce, lì dove le parole diventano difficili da ascoltare persino alle loro stesse orecchie.

Anche durante discussioni o confessioni infatti, preferiscono lasciare un messaggio tramite un fiore, immediato e meraviglioso, invece di affrontare il peso e la conseguenza delle parole. Ma quando si dà spazio ai dialoghi questi ultimi diventano strazianti ed emozionanti.

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