Arrivano i nostri… a Belvedere Marittimo
Articolo di Adriana Sabato
Arrivano i nostri a cavallo di un caval arrivano i nostri con in testa il General…
Sembrerebbe una bellissima avanzata in soccorso a qualche malcapitato quella descritta in questi versi anche se nel nostro caso non lo è proprio. Ma lascio ampio spazio ai dubbi e alle certezze, ove mai ce ne siano.
Arrivano dal fondo, i nostri, sì perché laggiù in fondo, molto in fondo c’è la stazione ferroviaria. Sono venti, trenta, quaranta ragazzi che hanno fatto “filone” come si dice qua, per andare a beccarsi un poco di divertimento. Dove? Nel paese dei balocchi per dirla con Collodi. In questo posto si festeggia il santo patrono e molti, come accade ormai da parecchio ma non da sempre, si danno appuntamento qui per dare sfogo alla propria fantasia.
Qui, come accennavo, ci sono giostre, ci sono giochi, bancarelle, distrazioni dalla monotonia della solita lezione scolastica. Poi la sera prima, manco a farlo apposta, c’è stata pure la bomba! Non è il titolo di uno spettacolo, non è un gioco, no, è, è stato un vero ordigno…
Ai miei tempi non era così, verrebbe da dire. Ai miei tempi non si faceva filone per andare alle giostre, già, i nostri genitori avevano le fogge del “Grande Fratello” il loro occhio era dappertutto e mai e poi mai avrebbero permesso una tale e così grave, decisione! E poi mai e poi mai abbiamo capito noi ai nostri tempi e non lo si poteva neanche chiedere, come facessero a sapere sempre e in ogni occasione, i nostri genitori, in quel tempo in cui l’unico whatsapp era il passaparola, come facessero a sapere, dicevo e adesso lo ripeto, dove fossimo e cosa stessimo facendo!
Ai miei tempi si andava alle giostre nel pomeriggio, dopo aver fatto i compiti. Oggi no, non si può anteporre il dovere alla goduria: ma quando mai. Non va di moda. Oggi genitori e figli sono tanto, tanto amici e dunque non si può fare questo sgarro ai propri amici. Bisogna essere solidali altrimenti poi si è vecchi e inutili…
Arrivano a frotte, te ne accorgi perché si sente un chiasso dalla strada qui sotto, che manco la bomba ha fatto tutto ‘sto macello. Inquinamento acustico, disturbo, fastidio, ma no! Tutto è lecito da queste parti. So’ ragazzi, si devono pure divertire, poverini, che fastidio dànno? Si devono divertire che poi passa questo tempo.
Anzi, ben venga anche la bomba che con quella si è pure movimentata la serata. Lucignolo e Pinocchio possono pure trasformarsi.