Arcana. “La volontà”

Arcana. “La volontà”

Articolo di Albino Console

Secondo definizione, la volontà rappresenta un “potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati”. Il buon Massone, nel corso del suo percorso iniziatico, deve imparare a collegare sempre il concetto di volontà a quelli di buono e giusto. Ma che differenze sussistono fra buono e giusto? E cosa il Massone deve imparare a perseguire legandolo indissolubilmente alla sua forza di volontà?

Il buono è ciò che la maggior parte degli uomini insegue per tutta la vita. Complice la società moderna, che ha legato il concetto di successo a quelli di denaro e potere, in tanti sembrano disposti a qualsivoglia sacrificio al fine di ottenerli. Buono è anche lavorare il più possibile, al fine di ottenere vantaggi e promozioni. Gli uomini che legano la loro volontà agli obiettivi di successo e denaro, saranno disposti a sacrificare qualunque cosa al fine di ottenerli, finanche il loro spirito. Bene, questi uomini, salvo non scelgano di redimersi, dovranno restare lontani dal percorso di luce offerto dalla Massoneria.

Il concetto di giusto, invece, fonda le sue radici in obiettivi ben più sacri e nobili. Quello di giustizia è un concetto assoluto, che mai è collegato alla situazione momentanea o al vantaggio del singolo. L’uomo che lega la sua volontà al servizio del giusto, non si lascerà mai piegare dalle tentazioni o dalla possibilità di ottenere vantaggi personali. Seguirà ciò che è giusto anche quando questo non coincide con ciò che per lui è buono. Gli uomini che scelgono di servire sempre e solo questo principio, sono quelli degni di bearsi del percorso di luce Massonico.

Il Massone, inoltre, nel corso del suo percorso iniziatico, impara a legare il concetto di volontà a quello di pietra grezza, o meglio, di “sgrossare la pietra grezza”. Michelangelo, sosteneva che “ogni blocco di pietra contiene un numero infinito di forme umane, spetta allo scultore materializzare la propria visualizzazione”. Ognuno di noi, dovrebbe imparare a diventare scultore di sé stesso, trovando il modo di trasformare quel blocco di marmo nella migliore versione di sé.

La Pietra Grezza, inoltre, per la nostra obbedienza, rappresenta l’espressione figurativa dell’uomo non ancora reso libero dalla conoscenza, dunque schiavo del vizio. I vizi, sono quindi rappresentati da un oggetto informe e, come tale, non idoneo all’edificazione del Tempio interiore. La pietra grezza, rappresenta la necessità, per gli Apprendisti e Compagni d’Arte, di istruirsi nel lavoro, seguendo le orme dei Maestri, al fine di aspirare al proprio miglioramento umano e spirituale, al fine di ottenere la Pietra cubica.

Questa, nell’uguaglianza di tutte le sue dimensioni, diventa emblema della realizzata crescita personale, diventa tassello, giusto e perfetto per l’edificazione del Tempio. Permette al Massone ed all’uomo di diventare il perfetto tassello per la costruzione di un “edificio” stabile, rappresentazione simbolica di una società, Massonica e profana, che possa definirsi sana, proficua e armonica.

Attraverso il miglioramento del singolo, quindi, si protende al miglioramento dell’umanità intera. Per questo motivo è fondamentale che ognuno di noi impari a legare la sua forza di volontà al concetto di giusto, temprando sé stesso ed inseguendo soltanto ciò che è virtuoso. Allo stesso modo, il buon Massone sa anche quanto sia importante il proselitismo, al fine di garantire che sempre, ci saranno uomini che saranno guidati a servire la giustizia e che un giorno potranno essere mattone del solido muro, che sorgerà in un mondo più virtuoso.

*In foto, Albino Console, Rispettabilissimo Maestro Venerabile della Rispettabile Loggia Lux Solis della Gran Loggia D’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori

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