Un’apparizione calabrese, ma Carmelo Bene non c’entra
Articolo di Saverio Di Giorno. In copertina foto di Martino Ciano
Carmelo Bene diceva che era apparso alla Madonna. Un’opera del genere mi pare un po’ esagerata… dico, paragonarsi a Carmelo Bene. Ma se non posso apparire alla Madonna, almeno vorrei confessare il mio prete. Sì, quello del paese dove sono cresciuto, con cui ho fatto la mia prima comunione. Quello che conosce le mie prime parolacce, che sa che un giorno ho pensato di mia madre o di mia nonna forse (chi si ricorda!) cose orribili o almeno tali mi parevano.
“Padre, si inginocchi e mi dica. Cosa ha pensato? Ha pensato schifo quando uno dei suoi fedeli è venuto a confessarsi di aver tradito la moglie per avere qualche vantaggio sul lavoro? E quando l’assessore si è confessato di aver firmato l’ennesima variante per far lavorare le ditte amiche e sversare qualche altro litro di cemento, ha provato rabbia? E quando quel signore in giacca ha confessato a lei di aver ordinato di bruciare un mezzo o di partire per una spedizione punitiva per gambizzare qualcuno, ha provato odio? O era più odiosa la dottoressa che ha favorito il nipote del direttore nella precedenza tra gli interventi lasciando indietro un anziano?
Tutta questa rabbia, questo odio sono peccati. Lo sa padre? Se li è confessati? Anzi. Te li sei confessati? È difficile la santità in Calabria eh…
O forse è facile perché tutte quelle persone non se le sono confessate queste cose! Sono venuti a dire solo di qualche litigio e qualche parolaccia come facevo io da ragazzino? Li hai assolti? Intendo: sia che le abbiano detto tutto o che non ti abbiano detto niente mentendo, li hai assolti? Ecco: questo ti devi confessare ora: queste assoluzioni. Non dovevi assolvere nessuno di questi. Bisogna che ci sia dell’umanità perché questa possa venire assolta. Ora inginocchiati e prega con me
Padri nostri che siete nei cieli
Siano maledetti i vostri nomi
Possa crollare il vostro regno di bisogno e terrore
In cielo ed in terra sia solo Disobbedienza alla vostra volontà
Anche oggi
Ci date il pane quotidiano
E così ricordate a noi i nostri debiti
E con il medesimo ricatto anche noi li ricorderemo ai nostri debitori
Lasciateci alle nostre Tentazioni, ai nostri Istinti
E liberateci da questo Bene che imprigiona e impedisce Condanne Totali.”