Accartocciata senza pietà
Poesia e foto di Giuseppe Gervasi
Non riesco a scrivere di continuo, preferisco leggere altre storie, altri racconti.
In viaggio con i personaggi che rivivono nelle intimità di libri: bambini in fila vestiti di mille colori attendono una mano, una carezza e un soffio di vento che fa girare pagine ingiallite dalla vita e dal tempo trascorso su mensole di colore bianco.
Mi sento come una bottiglia di plastica colma d’acqua che in compagnia di un bicchiere rimane in un angolo buio della cucina, ad attendere chi ha sete.
La sua fine naturale in una pattumiera, accartocciata e buttata senza alcuna pietà.
Fuori, il vento continua a muovere rami e vite.